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Nei nostri panni in maniera più sostenibile: gli insegnamenti di Sandra

Anima dell’associazione El Costurero, Sandra ha creato uno spazio dove la creatività si intrecciava con la sostenibilità e ha donato molto anche a noi di L'Ortazzo.

martedì 19 novembre 2024

Qualche settimana fa, L’Ortazzo ha perso improvvisamente una grande amica. Sandra Toro arrivava da lontano, ma in Trentino è diventata, con la sua dolce e tenace energia, una figura di riferimento per il mondo del consumo solidale. Fondatrice e anima dell’associazione El Costurero, Sandra ha creato uno spazio dove la creatività si intrecciava con la sostenibilità, dando vita a laboratori di cucito che insegnavano l'arte del riuso creativo.

Instancabile promotrice delle attività di riuso e riciclo, organizzava swap party, trasformava abiti usati in originali creazioni, proponeva laboratori per tutte le età e raccontava il disastro ambientale dell’inquinamento tessile, derivante dalla produzione, utilizzo e smaltimento dell’abbigliamento. Dati sconvolgenti, che dovrebbero far riflettere ognuno di noi. L’industria della moda è responsabile per il 10% delle emissioni globali di carbonio, superando in questo ambito anche settori come aviazione e navigazione commerciale. La produzione di una sola T-shirt richiede circa 2.700 litri d'acqua, equivalente al fabbisogno idrico di una persona in un periodo di quasi 3 anni.

Ogni anno, i consumatori italiani, ad esempio, gettano via in media 10 kg di abbigliamento a testa, di cui solo una piccola percentuale viene riciclata.

Ogni volta che laviamo i vestiti sintetici migliaia di fibre di plastica vengono rilasciate nei corsi d'acqua. Si stima che circa il 35% delle microplastiche in mare provenga dal lavaggio dei vestiti.

Inoltre anche le condizioni dei lavoratori impegnati nella produzione di tessuti e abiti (in genere in Asia o nord Africa) sono spesso deplorevoli, con molti lavoratori che operano in fabbriche abusive con scarse condizioni di sicurezza e salari ridotti.

Ascoltiamo gli insegnamenti di Sandra: chiunque può impegnarsi a ridurre il proprio impatto ambientale, evitando gli acquisti superflui, abituandosi a scegliere abbigliamento usato, regalando o scambiando i capi in buono stato che non utilizza, riparando e rammendando i piccoli difetti, acquistando capi durevoli, mantenendo un guardaroba più minimale. E per chi ha creatività e manualità, imparando a cucire per dare vita alle proprie creazioni sostenibili.

PER APPROFONDIRE

Web:
willmedia.it→Clima→Fashion

Instagram:
@fash_rev_italia
@solomodasostenibile
@dressthechange

AZIONI CONCRETE

Punti di riuso
In Vigolana: Pergnént, a Vigolo Vattaro, aperto il lunedì mattina e il mercoledì pomeriggio
A Caldonazzo: al “bicigrill” presso la stazione dei treni aperto lun-ven 9-12
A Levico: prossima apertura nuova sede Pergnént presso le ex scuole medie
In Trentino: scambi e doni tramite il canale Telegram “Pergnent” e tramite il progetto “Dono Trentino


Feste del riuso e swap party: domenica 17 novembre al Palazzetto di Caldonazzo “S-Cambiamo il Mondo,” altre date da scoprire iscrivendosi alla newsletter bit.ly/newsletterOrtazzo

Corsi di cucito creativo-riuso in Trentino: www.atotus.it

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