Una storia di ecoturismo, ospitalità, solidarietà

Qualche amico dell’Ortazzo si ricorderà forse l’estate scorsa il concorso “Adotta un Turista” per il quale vi abbiamo chiesto di votare… volevamo raccontarvi come è andata a finire, dalla Costiera Amalfitana fino al Bangladesh… ma partiamo dall’inizio.
Una sera, a primavera 2018, cercando in internet alloggi per una minivacanza sul Delta del Po, ci siamo imbattuti nel sito www.ecobnb.it. Ci era sembrata una bella idea un portale che raccolga strutture di ospitalità che rispettano criteri di sostenibilità ambientale. Lì abbiamo scoperto il concorso “Adotta un Turista” che invitava a proporre un’esperienza sostenibile e originale di condivisione gratuita di luoghi, racconti, cibo, esperienze, passioni. Anche questa ci è sembrata una bella idea, in linea con lo stile Ortazzo ma anche con quello di casa nostra, abbiamo così candidato la nostra proposta “Una cena bio-km0-solidale di condivisione di buone pratiche ambientali“, visto che avevamo già fatto l’esperienza qualche anno prima con una famiglia di passaggio per una vacanza in bicicletta (altra storia bella che porterebbe a divagare).
La nostra proposta, grazie al supporto di tanti che l’hanno votata su Facebook, vince il secondo premio, consistente in due notti nella Costiera Amalfitana. Inoltre, una famiglia si candida per venire a casa nostra per la cena di scambio buone pratiche ambientali organizzata insieme ad altri amici dell’Ortazzo. Salta fuori che la famiglia che si è candidata sono proprio i fondatori di Ecobnb, Silvia e Simone, con i loro due figli e la cena è un successo.
A settembre, abbiamo la possibilità di partecipare dal vivo alla premiazione del concorso, dato che si tiene a Trento in occasione della tappa trentina del festival del Turismo responsabile It.a.ca. Migranti e Viaggiatori (trovate qui l’intervista ai vincitori).
Per il viaggio premio, con il pernottamento in due strutture della costiera amalfitana, attendiamo però vari mesi, fino alla primavera, visto che il 1 gennaio la famiglia si allarga con l’arrivo di Lara ed abbiamo bisogno di un po’ di tempo per organizzare una vacanza ecosostenibile in 4.
Ed eccoci quindi in viaggio a maggio, con una buona organizzazione ed un ottimo prezzo per il treno Italo Trento-Napoli. Le destinazioni sono i due bed & breakfast della rete B&B Like your home, ospiti dalla giovane Alessia in una casa storica nel centro del paese, e di Ecobnb, ospiti di Massimo e della sua straordinaria disponibilità nella casa del glicine dal panorama mozzafiato. Due destinazioni, Seiano e Cetara, collocate in due punti bellissimi della costiera amalfitana, ma fuori dai principali percorsi turistici, dove abbiamo potuto godere sia dei panorami tranquilli, sia dell’osservare il via vai della quotidianità dei due paesini campani.
Ma come può funzionare una vacanza ecosostenibile con due bimbe piccole? Nel nostro caso con un passeggino dove possono dormire indifferentemente l’una o l’altra ed una fascia, con un bagaglio ridottissimo che significa abbigliamento molto essenziale ed un solo paio di scarpe ciascuno (comodo avere poco peso visti anche i molti spostamenti sotto la pioggia, poco ecologico a dire il vero se siamo costretti ad accendere il riscaldamento per asciugare noi e gli abiti…), con un sacchetto di frutta secca per dare la carica ad una bambina stanca o annoiata in qualsiasi momento, ma soprattutto entusiasmo e pazienza. Significa prendere la comodissima Circumvesuviana per andare a cenare ed essere grati del fatto che passa un po’ in ritardo, vedere Petra che gioca ore in spiaggia senza nessun giocattolo di plastica accanto dei bambini con un borsone più grande di loro pieno di giochi sgargianti, ammirare la costiera da un traghetto anziché dalla macchina. Significa anche però limitare molto le visite e le attività (ma non l’approfondimento gastronomico del territorio) ed ogni tanto confidare nella provvidenza e nei passanti per affrontare qualche barriera architettonica davvero inconcepibile (ad esempio alla stazione Porta Garibaldi).
La storia però si chiude con un ulteriore intreccio… Ci viene in mente che a Salerno abbiamo degli amici, che hanno fondato Equocaffè, un progetto che produce e distribuisce il caffè dalla filiera equo e solidale in cialde biodegradabili. Erano stati ospiti in casa nostra in occasione della fiera Fà la Cosa Giusta Trento 2016 e sono diventati amici dell’Ortazzo. Veniamo a sapere che Mauro, la moglie e 4 figli erano in partenza per un viaggio in Bangladesh e Thailandia, ospiti dei missionari saveriani e stavano organizzando un asta solidale per supportare i progetti che in questo momento stanno visitando. Per chiudere il cerchio di questa storia di ecologia e ospitalità abbiamo deciso di donare loro i soldi dei pernottamenti risparmiati con il premio. Ecco la fine della storia.
Grazie a tutti coloro che hanno votato… questa storia è dedicata a voi 🙂
Maddalena e Danilo